TRA BLOCCHI AEREI E SISTEMI CORROTTI LE CONSEGUENZE SONO TUTTE PER LE PERSONE.

Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato su facebook di come a New York ci sia stato un blocco aereo senza precedenti con oltre 10.000 tra aerei cancellati e in ritardo.

A causarlo è stato un guasto informatico.

La notizia è (ovviamente) passata in sordina, tra autorità che smentiscono eventuali implicazioni di hacker e danno la colpa ad un blocco del sistema informatico aeronautico in entrambi casi la notizia è davvero grave.

Nel primo caso perché le implicazioni del fatto che un simile sistema sia (così) vulnerabile ad attacchi è quantomeno apocalittico. Nel secondo caso perché non è ammissibile che un sistema di tale portata possa avere bug tali da portare a blocchi di questo genere.

Pensate solo a quante persone sono rimaste a terra, ritardando appuntamenti familiari, di lavoro e molto altro e come eventi così straordinari abbiano davvero un impatto fortissimo sulla quotidianità di così tanti individui.

A distanza di 2 mesi nessuna notizia ufficiale è stata ancora rilasciata rispetto alle reali cause di questo blocco. Quello che sappiamo è che il guasto ha riguardato il sistema Notice to Air Missions (NOTAM) responsabile dell’invio di messaggi ai piloti FAA (Federal Aviation Administration).

Questo sistema controlla tutti gli avvisi ai piloti come quelli relativi alla chiusura delle porte, le segnalazioni di pericolo e altre informazioni vitali per il successo di un volo.

Lasciamo alla vostra immaginazione pensare a cosa comporterebbe una spia di guasto spenta nel momento di pericolo in volo o un segnale di chiusura portelloni che non corrisponde alla realtà.

È chiaro che la violazione di un simile sistema da parte di utenti malintenzionati potrebbe portare a disastri ben peggiori di un ritardo. Vivremmo in una puntata dal vivo di “Indagini ad alta quota” con grande felicità di tutti gli appassionati di documentari.

Ciò che ha allertato autorità e consumatori è che è stata la seconda grande interruzione del traffico aereo nel giro di un mese negli USA. Stiamo pur sempre parlando di una potenza mondiale e si penserebbe che i sistemi debbano essere un po’ più performanti di così.

Le cause del problema sono state riportate ad un file di sistema corrotto, quello che non è chiaro è il come sia stato corrotto. Altra notizia sconcertante: nonostante NOTAM abbia un sistema di backup sia il sistema primario che quello di backup sono stati alimentati dai dati errati. Non ciò a cui un backup servirebbe, non credete?

Il risultato è che più di 9.500 voli statunitensi hanno subito ritardi con conseguenti ritardi e stop per gli aerei a terra e più di 1.300 sono stati cancellati.

Come dichiarato dalla Casa Bianca “Al momento non ci sono prove di un attacco informatico, ma il presidente ha ordinato al Dipartimento dei Trasporti di condurre un’indagine completa sulle cause”.

Se sia stato un attacco hacker oppure no quindi non ci è (ancora) dato sapere. Quello che sappiamo è che questa è una riprova della necessità di finanziamenti solidi e stabili per portare il sistema di aviazione quantomeno a standard accettabili.