Quali sono le credenze più comuni che possono danneggiare o migliorare la tua sicurezza online? Lo scopriremo insieme in questo articolo con tanto di esempi pratici, bufale incredibili e molto altro ancora!
Andiamo oggi a sfatare (o confermare) una serie di miti legati alla sicurezza informatica.
Partiamo da quello che più spesso ci capita di intercettare… “Non serve difendersi se prima non si è stati attaccati”, oppure “Gli hacker attaccano solo le multinazionali, figurati se la mia azienda è a rischio”, o ancora “La sicurezza informatica è una spesa accessoria e non necessaria”. Ne avremmo altre 100 ma possiamo fermarci qui e dirvi soltanto quanto queste credenze siamo errate. Ma andiamo a vederle più nel dettaglio.
Ecco alcune informazioni di base per invitarvi a riflettere.
La sicurezza informatica costa troppo? Pensate quanto potrebbe costarvi un intero server cancellato, un database danneggiato o un conto bucato! Il costo che date alla vostra sicurezza informatica non sarà mai alto come il costo di un attacco fatto bene. In più, non sempre sicurezza significa spendere migliaia di euro. Esistono metodi di protezione semplici (se non banali) praticamente a costo zero ma che ancora oggi vengono dati per scontati. Ci riferiamo ad esempio all’utilizzo di password più elaborate (più elaborate di 1234 o di nomecognome o data di nascita – per intenderci) per impedire ai cyber-criminali di poterle scovare facilmente, oppure ad una corretta gestione degli accessi con gestione e monitoraggio di chi ha accesso a cosa in azienda. Si tratta di poche e semplici regole che se non seguite in maniera corretta potrebbero davvero portare grandi disastri informatici.
Parliamo adesso di tutti coloro che pensano che la sicurezza informatica non li riguardi perché loro tanto fanno un altro mestiere. Fatecelo dire una volta per tutte: la sicurezza informatica riguarda TUTTI, a casa e in azienda. L’hackeraggio dell’account di pinco pallino di una qualsiasi PMI non è meno importante di quello del CEO della multinazionale di turno. Entrambe contengono dati estremamente sensibili che nelle mani sbagliate potrebbero provocare non pochi danni. La formazione di tutto il personale in azienda in ambito cyber-security non deve mai mancare.
Se siete invece tra quelli che pensano di non aver bisogno di protezione perché non siete mai stati attaccati…beh.. vi sbagliate! Tralasciando il fatto che il 90% degli utenti (purtroppo) non sarebbe neppure in grado di rendersi conto se è stato o meno attaccato, ad oggi non solo gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno, ma abbiamo anche avuto modo di constatare che mirano ad attaccare qualsiasi tipo di dato sensibile. In poche parole: siamo tutti un potenziale obiettivo.
Oggi gli hacker mirano a raccogliere più informazioni possibili, di qualsiasi natura. Ci sono interi gruppi specializzati nella violazione di dati generati dalla navigazione blanda data dall’utilizzo dei social media, immaginate quanti potrebbero essercene per violare dati aziendali. Ecco uno spoiler per voi: sono tantissimi!
È vitale per ogni azienda, PA, dipendente, individuo abilitare le corrette pratiche per la protezione dei dati e della privacy e questo va fatto in maniera costante.
Per tutti coloro che invece pensano che,” tutta questa sicurezza” serva solo alle grandi aziende o che la formazione aziendale in termini di cyber security sia solo uno spreco di tempo e risorse che va a discapito della produttività aziendale il nostro invito è questo: pensate a cosa succederebbe se solo si bloccasse il server che gestisce le vostre email aziendali; oppure, pensate se invece si bloccasse l’intero sistema produttivo per un “errore imprevisto” nel sistema; o ancora… pensate se non poteste più avere accesso al vostro gestionale. Di esempi così ce ne sarebbero a milioni.
I tentativi di hackeraggio seguono qualsiasi tipo di dato e non stiamo parlando solo di minacce esterne. Gli attacchi interni si moltiplicano in maniera esponenziale ogni giorno.
Esistono poi aziende e persone che si rendono conto dell’importanza della sicurezza, ma allo stesso tempo sono convinti che in qualche modo il software antivirus sia sufficiente. L’antivirus è importante ma è altrettanto importante ricordare che questi non proteggono da minacce nuove o emergenti ma sono da quelle già riconosciute. È necessario avere una copertura più ampia e un monitoraggio costante per garantire un controllo efficace delle varie minacce e un intervento immediato in caso di breccia per arginare i danni.
In conclusione. Rivolgetevi oggi a professionisti per mettere in sicurezza le vostre reti, perché domani è già troppo tardi.
https://thehackernews.com/2021/12/top-7-common-cybersecurity-myths-busted.html?m=1